Recensione Dying Light 2 Stay Human: la vita nel parkour
Di Rik Henderson (credito immagine: Techland)
È il momento di uccidere gli zombi
Il sequel di Dying Light è più grande e più audace, con più cose da fare, un potenziale di aumento di livello più complesso e una trama più simile a un blockbuster per l'avvio. (credito immagine: Techland)
Giorno e notte
Il ciclo dal giorno alla notte è fondamentale per le tattiche: ai non morti non piace molto la luce, quindi dovrai pianificare come affrontare ogni missione o compito. (credito immagine: Techland)
Opzioni grafiche
Non c'è HDR (high dynamic range) per qualche motivo, ma le modalità di risoluzione, qualità e prestazioni consentono 4K/30p o 1080p60 con/senza ray-tracking su console. (credito immagine: Techland)
Scegli un lato
Ti schiererai con i Sopravvissuti o i Pacificatori, ognuno dei quali darà una svolta unica alla trama ramificata. (credito immagine: Techland)
Divertimento nel parkour
La prospettiva in prima persona e la meccanica del parkour aggiungono un tocco unico all'idea di un gioco open world come questo. È molto divertente. (credito immagine: Techland)
Arrivo ritardato
Ne è valsa la pena il rilascio ritardato per un gioco così raffinato, ma la grafica a volte può sembrare last-gen in alcuni punti. Nessuna sorpresa visti i 7 anni di produzione. (credito immagine: Techland)
Zombie in abbondanza!
Non preoccuparti, però, Stay Human non è "solo un altro" gioco di zombi, è un intelligente gioco di ruolo di azione e avventura ambientato in un mondo aperto. Vale la pena giocare! (credito immagine: Techland)